Il corso si sviluppa su 2 giorni a settimana, nello specifico:
E’ un progetto che si rivolge a bambini in età prescolare compresa tra i 3 ed i 5 anni, volto a stimolare le abilità di base dell’infanzia che si stanno gradualmente perdendo nella moderna società
Creare solide fondamenta per consentire ai giovanissimi di diventare degli sportivi del futuro rendendoli in grado di approcciare senza difficoltà a qualsiasi disciplina che sia di loro gradimento. Attraverso un approccio ludico/sportivo i bambini:
Attraverso i giochi di gruppo verrà stimolata nei bambini la capacità di: • Contare • Distinguere i colori • Classificare (ad es. cerchi rossi a dx, cerchi blu a sn) • Distinguere le quantità (poco/tanto) • Individuare e rispettare una gerarchia dei ruoli (capo squadra e Maestro) • Imparare a distinguere la composizione degli oggetti (materiale, duro/morbido ecc…)
Ai bambini di età superiore ai 4 anni sarà consentito l’accesso all’attività competitiva; tesserandosi alla federazione potranno partecipare agli eventi gioco/sport organizzati sia dagli enti promozionali che dalla FIJLKAM limitando tuttavia la loro gara alla sola area ludica, prescindendo pertanto da qualunque specializzazione sportiva.
Presso il Miami Sporting Club il martedì e giovedì secondo il seguente orario:
Quanto segue è una breve trattazione sulla storia del Karate che non vuole essere una spiegazione esauriente dell’evoluzione di questa disciplina ma una sintesi delle fasi principali che hanno portato quest’arte marziale ai nostri giorni, in calce sono presenti dei riferimenti bibliografici per chi volesse approfondire l'argomento.
Il Karate, originariamente denominato To de (mano vuota o mano cinese), ha origine nell'isola giapponese di Okinawa. La sua diffusione è riconducibile agli eventi storici che hanno interessato il territorio, in paricolare l'invasione cinese del XV secolo durante la quale vennero vietate tutte le armi al fine di prevenire le rivolte e l'invasione di Shimazu, signore feudale giapponese, che mantenne tale divieto. Per difendersi dal conquistatore dei piccoli gruppi si riunivano clandestinamente e si allenavano con l'obiettivo di perfezionare le tecniche di combattimento. L'orgine delle tre aree del Karate (shuri-te, naha-te, tomari-te) si deve probabilmente all'impossibilità di tali gruppi di comunicare tra loro. Nel 1905 il valore educativo dell'Okinawa-te fu riconosciuto e si prese la decisione di insegnarlo nelle scuole, inserendolo come materia ufficiale dei programmi di educazione fisica. In Italia ad oggi sono diffusi quattro stili i cui Maestri fondatori sono: Gichin Funakoshi (1866-1957) Shotokan, Mabuni Kenwa (1889-1952) Shito Ryu, Miyagi Chojun (1888-1953), fondatore del Goju Ryu e Otsuka Hironori (1892-1982) Wado Ryu .
Il nostro stile
Lo stile Wadoryu è il più recente, il Maestro fondatore si interessò nel corso della sua vita di varie discipline marziali delle quali inserì diverse caratteristiche nello stile.Maestro Otsuka fondatore del nostro stile, in una foto d’epoca mosta l’applicazione del Katà nel combattimento. Gli studi sulle arti marziali del M° Otsuka iniziano sin da piccolo, sotto la guida di suo zio Chojiro Ebashi, che gli insegnò i principi del Jujitsu, il cui studio continuò per i successivi 17 anni. Otsuka rimase colpito dall' importanza delle movenze naturali e fluide che caratterizzavano tale disciplina, movenze che diverranno una caratteristica fondamentale del Wado-ryu. Nel 1917 Otsuka si avvicinò all' Aikido, grazie all'incontro con il Maestro Morihei Ueshiba, ma è solo nel 1922 che per la prima volta entra in contatto con il Karate che inizia a studiare sotto la guida del M° Funakoshi da prima, e solo in seguito (1928-29) del M° Mabuni Kenwa, il fondatore dello stile Shyto-Ryu. Nel 1934 il Maestro fondatore diede vita alla propria scuola, dalla denominazione "Dai Nippon Karate Shinko Club", questa è considerata la data ufficiale della nascita dello stile Wado-ryu, che fu riconoscituo come stile indipendente nello stesso anno.
Il karate è uno sport in cui la vittoria premia non la “superiorità oggettiva” (come il KO del pugilato) ma la “superiorità tecnica. Si giungerà all’agonismo solo dopo essersi sottoposti ad una preparazione intensiva e continua, nonchè dopo aver assimilato una tecnica tale che consenta di dirigere colpi esplosivi ma controllati di pugno e di calcio; dopo aver acquisito ottima condizione atletica e maturità sul piano fisico, psichico e morale (Luridiana-Falsoni). Per la ricchezza del suo contenuto motorio, il Karate ha i requisiti indicati nel considetto VARF, il possesso cioè di velocità, agilità, resistenza e forza. Ai fini formativi, diretti a sviluppare le qualità del carattere, il Karate può dare in tempi brevi sensibili miglioramenti. La costante frequenza del “dojo” esalta attenzione, volontà, tenacia, spirito di sacrificio, autocontrollo, fiducia in se stessi, animo virile ed autosufficienza contribuendo a sviluppare la lealtà, il coraggio, il senso di disciplina e di responsabilità, la socievolezza (Enrile). Si tratta perciò di attività consigliata ai giovani, alle donne ed agli uomini, anche alle persone anziane.
GradiI gradi nel Karate sono rappresentati dai Kyu e dai Dan, i primi riferiti alle cinture colorate (si comincia con il VI kyu la cintura bianca e si descresce fino al I con la marrone), i secondi che rappresentano i livelli della cintura nera (che vanno invece in ordine crescente), dopo il VI dan la cintura nera viene a volte sostituita da quella bianco-rossa.
Katà
I Kata, letteralmente forme, sono delle esecuzioni di tecniche di difesa e di attacco secondo uno schema prestabilito, si tratta di combattimenti reali contro avversari immaginari. Nelle competizioni di katà si vedoni atleti eseguire numerose e diverse forme, secondo le caratteristiche dello stile. Nel Wado ryu i Kata originariamente creati dal Maestro Otsuka sono 9 ( i 5 Pinan, Chinto, Kushanku, Seishan, Naihanchi) in numero decisamente inferiore rispetto a quello degli altri stili, questo anche per via della filosofia del Maestro fondatore che vedeva nel Katà una forma di studio del combattimento. Gli altri katà identificati negli elenchi come stile Wado Ryu sono successivi.
Kumitè
Il Kumite sportivo, letteralmente incontro di mani, (kumi = incontro, te = mano) ripropone l’antico duello che i samurai effettuavano con la spada. I contendenti debbono piazzare un colpo risolutivo, teoricamente mortale. I colpi sono portati alle parti più vulnerabili del corpo con quelle armi naturali che sono i pugni ed i calci: ma il colpo deve essere fermato prima che colpisca il bersaglio.(Fonte: Fijlkam)
Gare
Le competizioni nel Karate, vengono previste già dall'età di 4 anni ma per la sola specialità del Katà, gli atleti vengono divisi per fascia d'età e grado; Per il Kumitè, i praticanti devono aspettare il raggiungimento dei 12 anni di età a partire dalla quale si entra nella fascia "AGONISTI", la gara si svolge con la ripartizione degli atleti per età, grado e peso. La Fijlkam prevede le seguenti categorie:
Presso il Miami Sporting Club il martedì e giovedì secondo il seguente orario:
Il Metodo Globale di autodifesa della FIJLKAM è un programma tecnico multidisciplinare ideato per fornire ai suoi praticanti un valido sistema di difesa e che si basa sui principi di flessibilità e di cedevolezza su cui si fondano tutte le arti marziali. Rappresenta una equilibrata sintesi delle tecniche più efficaci derivate dalle discipline di combattimento volte alla difesa, trasformando a proprio vantaggio le energie impiegate dall'aggressore. (Fonte: FIJLKAM)
In cosa consisteIl corso di Difesa Personale è strutturato su 4 moduli attraverso i quali il praticante, che si presume essere un soggetto totalmente all'oscuro dalle tecniche legate alle discipline marziali, imparerà a valutare le situazioni di pericolo ed a difendersi dalle più comuni modalità di aggressione.